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Se sei alla ricerca di un lavoro, un CV ben scritto può fare la differenza. Un buon curriculum vitae non è necessariamente valutato solo in base alla quantità di esperienze o ai titoli acquisiti: conta prima di tutto il modo in cui ti vuoi far conoscere dalle aziende o dai datori di lavoro che lo leggeranno.

La prima cosa da tenere a mente è che il curriculum non è un documento astratto o un semplice report delle esperienze di vita e professionali. Dobbiamo capire a quale posizione e a quale azienda ci rivolgiamo e, di conseguenza, cosa può essere importante raccontare di noi. Le prime fasi della selezione di un candidato sono soprattutto di esclusione, per questo bisogna essere molto coerenti e significativi.

Un CV allineato ad ogni candidatura

Sono infinite le tecniche di scrittura del CV o i layout che possiamo utilizzare, ma ciò che realmente colpirà il selezionatore sarà il vostro allineamento con il ruolo di cui sono alla ricerca. Più sarete abili  e competenti nel mettere in evidenza le vostre qualità, maggiori saranno le possibilità di essere contattati per un primo colloquio di selezione. Dopotutto non dimentichiamoci mai che il CV è il nostro biglietto da visita e solo da quello possiamo, in questa fase del processo di selezione, colpire l’attenzione del selezionatore. Ecco perché è fondamentale sapere come scrivere un CV performante.

In ogni caso questi sono i punti chiave, le informazioni che non posso assolutamente mancare:

  • Informazioni personali (nome, cognome, etc)
  • Informazioni di contatto (telefono, email, profilo linkedin, etc)
  • Esperienza professionale (dalla più recente, seguendo in ordine cronologico)
  • Percorso accademico 
  • Lingue conosciute
  • Competenze tecniche e soft skill
  • Altro ed eventuali

Scegliere il formato del CV

I modelli europei per compilare il cv possono essere facilmente adattati per mettere in luce diversi tipi di esperienza. Inoltre, anche se per ogni azienda il cv sarà sempre lo stesso almeno nella sua struttura base, puoi cercare ogni volta di sottolineare meglio alcuni aspetti che ti sembrano particolarmente rilevanti ai fini dell’assunzione in un certo settore piuttosto che un altro. Infine, se ti candidi per un ruolo da creativo puoi mostrare le tue capacità proprio a partire dal cv, scegliendo ad esempio un diverso formato che metta maggiormente in luce la tua inventiva.

Quali esperienze inserire?

I responsabili delle Risorse Umane esamineranno la vostra esperienza professionale e il vostro percorso formativo, scandagliando il vostro background alla ricerca degli aspetti più rilevanti per il settore e per la posizione. Assicuratevi di inserire le informazioni in grado di evidenziare la vostra esperienza nel settore specifico. Come di consueto le esperienze professionali sono tra le prime informazioni che si inserisce nel CV, importante inserire le esperienze in ordine cronologico dalla più recente alla più datata. E’ consigliabile rimuovere dal CV esperienze molto datate e non contestualizzate con il vostro attuale percorso o con l’annuncio a cui vi state candidando.

Un buon curriculum è sintetico e mette in evidenza solo le esperienze più significative per la posizione per la quale ci si candida. Un neolaureato senza esperienze lavorative punterà ad esempio sull’istruzione, l’eventuale Erasmus, magari anche il titolo della tesi di laurea e gli esami principali, e poi una frase sintetica che racchiude i lavoretti svolti per mantenersi durante gli studi.

Al contrario se si è in possesso di un’esperienza significativa, quindi circa 1-2 anni di lavoro, la precedenza verrà data a questo aspetto, descrivendo il ruolo in un elenco puntato e aggiungendo qualche dettaglio (numeri, dati, nomi di prodotti…).

Una cosa da non dimenticare, specialmente se siamo alle prime ricerche, è la sezione relativa a hobby e interessi: è ciò che fa capire che tipo di persone siamo e quali attitudini e competenze trasversali abbiamo. No al generico elenco di soft skills. Bisogna collegarlo a qualche esperienza di volontariato o a qualche hobby coltivato. Sottolineare come si è entrati in “possesso” di quella skills è sempre meglio che un freddo elenco.

Competenze tecniche: le hard skill

Probabilmente oramai più conosciute come hard skill, le competenze tecniche sono così fondamentali da rendere opportuno uno spazio specificatamente dedicato all’interno del vostro CV perfetto. Ragionate per cluster ed inserite dalle competenze informatiche a tool o strumenti con cui avete lavorato. In questo caso è sempre bene aggiungere il livello di capacità di utilizzare un determinato sistema informatico, tool o simili. 

Competenze trasversali o soft skill

Mai come oggi sono così rilevanti all’interno dei processi di selezione. Le soft skill rappresentano le principali competenze che un professionista deve possedere per lavorare nel mercato di lavoro odierno, sempre più dinamico e sfidante. Le soft skill sono moltissime ed è molto importante che ogni professionista si sforzi ad analizzare con spirito critico in quali di queste eccelle ed in quali invece può lavorare su di sé per migliorarle. In ogni caso, come abbiamo già accennato, evitare un lungo e sterile elenco è sempre preferibile. Specificate invece come avete acquisito queste skills e, perchè no, riportate degli esempi su come le mettete in pratica.

Sul nostro blog puoi trovare approfondimenti sulle soft skills più ricercate e alcuni consigli per potenziarle

Le lingue straniere ed il livello di padronanza 

Dare visibilità alle lingue conosciute e padroneggiate è sempre un elemento imprescindibile di ogni CV. Ricordatevi di inserire sempre la lingua conosciuta ed il livello con cui la padroneggiate. Nel caso in cui la conoscenza di conversazione differisse di molto dall’abilità di scrivere e di capire una determinata lingua, è sempre bene specificarlo. Segnaliamo le lingue che possiamo realmente utilizzare. Le tabelle in cui si indica il livello (B1, C1…) di una lingua straniera per l’ascolto, il parlato e via dicendo sono da evitare, perché di difficile comprensione. Meglio un’autovalutazione sintetica: “Inglese: ottimo. Francese: discreto”. 

Allega una lettera di presentazione al tuo CV

Anche se a volte non è necessario, ti consigliamo di allegare sempre una lettera di presentazione al tuo CV. Questa ha la funzione di introdurre e mettere in evidenza le caratteristiche che ti rendono il candidato perfetto per il lavoro in questione. Una lettera di presentazione ben scritta cattura l’attenzione dell’esaminatore e fa sì che il tuo curriculum vitae venga esaminato con cura.

Questo documento può svolgere un ruolo importantissimo nel farti ottenere un colloquio per il lavoro che desideri. Ti consigliamo di dedicare alla scrittura della tua lettera di presentazione il tempo necessario. Questa, oltre ai motivi per cui ti ritieni il candidato perfetto, deve comunicare chiaramente anche le motivazioni che ti spingono a lavorare per una determinata azienda.