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Wanda Miletti Ferragamo dal 1960 fino alla sua scomparsa, il 19 ottobre 2018, è stata la guida del brand Salvatore Ferragamo, cercando sempre un equilibrio tra la dimensione lavorativa e la famiglia. Nell’agosto del 1960, alla morte del marito, decidedi non chiudere l’azienda ma anzi di trasformare un laboratorio artigianale di calzature da donna in una casa di moda, dove i figli possano dare continuità a quel solco di innovazione e creatività iniziato dal marito Salvatore. Donna riservata, Wanda Ferragamo non amava parlare di sé e ostentare i successi raggiunti. Per questo motivo è stato deciso di onorarne la memoria con Donne in Equilibrio una mostra che esaminasse la complessa realtà femminile in Italia tra gli anni Cinquanta e Sessanta, periodo in cui Wanda ha cambiato la propria vita. Sono gli anni del “miracolo economico”, contrassegnati da una profonda trasformazione del Paese, nel quale le donne si affacciano ai diversi settori della società, contribuendo alla costruzione dell’Italia repubblicana. Sono donne alla ricerca di nuovi modelli di esistenza che continua a interrogare il nostro presente, come dimostrano le interviste raccolte in un documentario in mostra. Il percorso espositivo, attraverso oggetti, abiti, opere d’arte, filmati, fotografie, intende così tratteggiare le attività e le scelte di donne di età diversa, anche in ambiti lavorativi fino ad allora riservati quasi esclusivamente agli uomini: donne delle professioni, dell’arte, della cultura, della politica e del lavoro che attraverso le loro esperienze personali illuminano la più lunga rivoluzione dell’età contemporanea, quella che ha segnato la fine della separazione dei ruoli sessuali.

Gli anni Ottanta sono un periodo di grande successo per la moda Made in Italy, di cui Ferragamo – per la sua storia, il carattere distintivo dei prodotti e la tradizione artigianale – viene considerato un simbolo. A livello internazionale si registra un forte incremento del fatturato, soprattutto sul mercato statunitense e su quello asiatico. L’incremento delle vendite si deve anche al lavoro svolto negli Stati Uniti da Massimo, il figlio più piccolo di Wanda e Salvatore, che nel 1982 si era trasferito a New York per lavorare nella società commerciale di famiglia, Moda Imports, incaricata di diffondere il marchio Ferragamo nel mercato americano. Quattro anni dopo vede la luce Ferragamo Hong Kong, con l’obiettivo di diffondere sul territorio e nella Grande Cina la vasta gamma dei prodotti del brand. Il decennio si chiude con un marchio consolidato, aperto a manager esterni, e caratterizzato da una strategia rivolta al potenziamento dei mercati e dell’immagine: preludio, nei decenni successivi, alla quotazione in borsa e all’ingresso di un amministratore delegato esterno.

Wanda Miletti Ferragamo

Negli ultimi anni Wanda rivolge la sua attenzione all’esterno. Suscitano il suo interesse soprattutto i giovani che, secondo la sua opinione, hanno bisogno di essere educati per conoscere la realtà sociale ed economica nella quale vivono. Per questo costituisce nel 1995 il Museo Salvatore Ferragamoe la Fondazione Ferragamo nel 2013, ad entrambi affida il compito di alimentare il vigile ricordo di una storia imprenditoriale costruita su valori morali, prima che economici, da tramandare alle generazioni future.

Sullo sfondo si delineano i molti interrogativi che la pandemia ha evidenziato suggerendo l’urgenza di una più attenta lettura delle relazioni di genere. A tale scopo la mostra a Palazzo Spini Feroni si completa con un altro progetto espositivo, solo digitale, realizzato in collaborazione con il corso Arts Curating di Istituto Marangoni Firenzenel quale sono state raccolte e commentate opere e testimonianze di undici artiste internazionali, in una riflessione corale sul tema delle identità, soggetto centrale della nostra condizione contemporanea.

“Tutti conoscono l’importanza del lavoro, ma pochi sottolineano quali altri elementi preziosi alimentano l’attività intrapresa. Oltre all’idea di base concorrono decisamente al risultato principi morali e culturali per andare avanti e progredire raggiungendo notorietà e successo. Questi principi sono l’integrità, l’onestà, la determinazione, unitamente alla professionalità alla visione e alla passione per il proprio lavoro.”

Wanda Miletti Ferragamo
(Tratto dalla prefazione del volume realizzato in occasione della mostra “A regola d’Arte”, 2010.)

Tutte le info, sul sito del Museo Ferragamo.