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Le skills nel curriculum, ovvero le competenze tecniche e le conoscenze personali, rappresentano un elemento di estrema importanza per distinguersi dalla concorrenza, mostrare i propri punti di forza e le caratteristiche vincenti e presentarsi con un CV professionale, completo ed efficace.

La concorrenza nel mondo del lavoro è tanta: lo sanno bene i recruiter che ogni giorno devono fare i conti con i CV di moltissimi candidati. Emergere non è facile, per questo è importante che il curriculum vitae sia scritto in maniera efficace ed esaustiva, in modo da scatenare la curiosità dei selezionatori e spingerli a fissare un colloquio. Un’operazione complicata, quindi, che richiede la capacità di elaborare una strategia di comunicazione adatta e di inserire nel proprio CV tutti gli elementi ritenuti più importanti, con un riguardo particolare per le skills, ovvero le conoscenze e le abilità acquisite nel corso della vita, sia con le esperienze di lavoro che nel contesto personale. Ma come? E a quale delle due abilità dare più peso?

Nelle skills è tutta questione di equilibrio!

Cominciamo con il distinguerle:

Le hard skills sono quelle acquisibili sui banchi di scuola, durante un corso di formazione o di perfezionamento e sono facilmente misurabili.

Quando si parla di hard skills, si fa riferimento a un set di competenze tecniche, acquisibili facilmente sui banchi di scuola o in qualche corso di perfezionamento, nonché sul posto di lavoro. Le hard skills sono facilmente quantificabili e nel curriculum vitae, in genere, vengono inserite dopo le esperienze formative. Fanno parte del core business aziendale e possono essere riassunte come segue:

  • Conoscenza di una o più lingue straniere;
  • Uso di programmi e pacchetti informatici;
  • Attestati relativi ai corsi di formazione frequentati;
  • Utilizzo di specifici macchinari e strumenti utili alla produzione.

Le soft skills invece non amano farsi misurare e quindi si fa più fatica! Loro includono la sfera più personale, culturale, educativa, comportamentale e le esperienze giocano un importante ruolo nella loro definizione. Riguardano il modo in cui un soggetto interagisce, comunica, coopera con il team. Fanno parte di questo set le seguenti attitudini:

Soft skills e hard skills: l’importante è trovare la via di mezzo

Sebbene la distinzione tra hard skills e soft skills sia piuttosto marcata, non sempre appare chiaro il metodo con cui inserire queste informazioni nel proprio curriculum.

Come abbiamo detto, quando si parla di hard skills ci si riferisce a tutte quelle competenze tecniche dimostrabili, che parzialmente vengono apprese nel proprio percorso educativo o frequentando corsi di formazione specifici, e per la maggior parte attraverso le esperienze lavorative. Questo tipo di competenze è piuttosto facile sia da riconoscere che da descrivere, inserendole nel CV è molto importante essere precisi, indicando solo ciò che si è certi di conoscere a fondo e di poterlo dimostrare.

Le soft skills sono più che altro competenze che derivano dal proprio bagaglio culturale, dall’ambiente in cui si è vissuti e anche dal proprio carattere e dalle scelte personali: si tratta insomma di un mix di elementi che contribuiscono a formare la personalità e il modo di porsi nei confronti degli altri e della società.

Sono da includersi nelle soft skills anche la capacità di relazionarsi e di interagire, di collaborare in un lavoro di squadra e di entrare in empatia con in interlocutore. Nel CV le competenze di questo tipo sono molto importanti e vengono valutate con attenzione, poiché ne fanno parte alcuni elementi che possono essere determinanti in un processo di selezione.

Il consiglio è quello di riservare, all’interno del CV, una sezione dedicata a tutte le competenze trasversali che si è certi di possedere, cercando inoltre di descriverle mettendo in evidenza le affinità con la posizione di lavoro alla quale ci si sta candidando.

Come scegliere le competenze trasversali giuste per essere assunto?

Se le competenze tecniche sono verificabili e quindi non lasciano spazio alla fantasia o alla libera interpretazione, come abbiamo visto per le soft skills non è lo stesso. Quindi: quali scegliere?

Otterrai il lavoro se riempi il tuo curriculum con tutte le abilità nell’elenco sopra? No! Chiunque può farlo. Quindi la soluzione migliore è scegliere le poche competenze che il recruiter sta cercando e inserire quelle per ottenere il colloquio. Come? Devi guardare l’annuncio di lavoro.

Elenca queste competenze nel tuo CV, insieme ad un paio di abilità in più che sai che verranno apprezzate, e avrai sicuramente molte più possibilità di ottenere un colloquio. Per essere ancora più efficace, cerca di mostrare una prova che possiedi quelle competenze, non limitarti a una sterile lista.

Come comportarsi con le hard skills invece?

Ovviamente esistono migliaia di hard skills perchè le professioni e le competenze specifiche sono moltissime. Sarebbe quindi impossibile indicarle tutte in questo articolo. Innanzitutto, devi trovare le competenze che corrispondono al tuo campo da inserire nel CV. Ma non fermarti a questo. La maggior parte dei candidati elenca troppe competenze nel curriculum. Invece devi concentrarti sulla breve lista di hard skills che il recruiter desidera. Inoltre, proprio come descritto con le soft skills, non limitarti a elencare le tue abilità di curriculum. Ma, dimostra che le possiedi.

Quando descrivi i risultati, usa percentuali, cifre in euro e altre metriche per mostrare in modo molto chiaro i risultati raggiunti e dargli ancora più valore.