loader
loader

Che si scelga di trascorrere le vacanze sotto l’ombrellone, all’insegna di escursioni o in giro per la città, non importa: ad accomunare l’estate degli italiani ci pensa l’arte. Dalle grandi città alle piccole località, tante sono le mostre previste per quest’estate 2022. Ecco le 5 che, secondo noi, sono da visitare assolutamente!

Estate in città: Mind the STEM GAP, Courtesy of Triennale di Milano

1- Mind the STEM Gap

Triennale di Milano

Fino al 31 ottobre 2022

Voluta dalla Fondazione Bracco, “Mind the STEM Gap” è “gioco artistico” che propone un’esperienza immersiva pensata per il pubblico dei più giovani: l’installazione, simile a un’astronave circolare, con una veste che omaggia il design italiano, permette di accedere al videogioco didattico attraverso 16 postazioni dotate di visori ottici e joystick. Utilizzando la piattaforma Roblox, ogni livello del gioco è dedicato a un sapere scientifico con sfide interattive, dalla fisica all’astronomia, in un percorso che dall’infinitesimale delle molecole porterà il viaggiatore all’immensità dello spazio. Un modo nuovo per ribadire il diritto delle donne di partecipare al mondo della ricerca e della scienza.

Estate in città: La rivoluzione siamo noi. Arte in Italia 1967-1977.
Courtesy of Centro Italiano per la Fotografia, Torino

2- La rivoluzione siamo noi. Arte in Italia 1967-1977

Camera – Centro Italiano per la Fotografia, Torino

Fino al 2 ottobre 2022

Curata da Ludovico Pratesi e promossa da Archivio Luce Cinecittà in collaborazione con Camera, la mostra racconta l’evoluzione dell’arte in Italia dal 1967 al 1977, attraverso una ricca documentazione fotografica realizzata da artisti del calibro di Claudio Abate, Mimmo Jodice, Paolo Pellion, Paolo Mussat Sartor. Sulla spinta delle contestazioni del ’68, l’arte esce in questo periodo dalle gallerie e dai musei per entrare a contatto con la vita quotidiana. Attraverso 150 immagini provenienti dagli archivi delle gallerie e dei fotografi che parteciparono a questi eventi, ritraendo mostre, performance, dibattiti e azioni, la mostra racconta l’evoluzione di una scena internazionale che vede l’Italia al centro della cultura artistica del tempo.

Federica Belli, The lens (Through Which We See Ourselves), 2018. Stampa digitale Fine Art ai pigmenti di colore su Hahnemuhle Photo Rag

3- FOTOGRAFE! DAGLI ARCHIVI ALINARI A OGGI

Villa Bardini / Forte di Belvedere, Firenze

Fino al 2 ottobre 22

 Un nuovo e ambizioso progetto espositivo che ha per protagoniste assolute le fotografe di ieri e di oggi e che unisce le sale delle due sedi ospitanti in un unico itinerario, ricco e suggestivo, che affianca opere originali degli Archivi Alinari a produzioni contemporanee. Partendo dagli esiti della ricerca negli Archivi Alinari, il progetto espositivo crea un percorso che intreccia e ripropone in maniera sincronica una storia che dalla fotografia delle origini attraversa il Novecento e arriva ai nostri giorni, affiancando i primi procedimenti fotografici alle sperimentazioni contemporanee. La mostra non segue quindi un andamento cronologico, ma è costruita per analogie, differenze, suggestioni, per temi e generi, primo tra tutti il ritratto fotografico, mettendo insieme in un unico percorso fotografie e fotografe nate in epoche, luoghi e contesti sociali diversi: l’intento è non tanto e non solo la ricerca di uno specifico e quanto mai ipotetico ‘sguardo femminile’, quanto l’individuazione della centralità di alcune personalità – spesso sottostimate – nello sviluppo della ricerca fotografica sin dai suoi albori. 

Courtesy of MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli

4- L’Archeologia da Spiaggia di Finotto

MANN, Napoli

Fino al 31 luglio

Abbandonati e trascinati dalla risacca per trovare nuova vita: sono gli oggetti di plastica che Maurizio Finotto ha raccolto durante dieci anni sui litorali italiani. Uno scavo particolarissimo, che trova valore creativo nella mostra ‘Archeologia da spiaggia’ alla Stazione Neapolis del Museo Archeologico Nazionale. Nell’esposizione, curata da Melania Rossi, tredici opere, sculture, diorami, calchi, video-installazioni e video-animazioni dialogano con reperti che provengono dai depositi del Museo. Proprio come un archeologo, l’artista legge questo materiale di scarto anche in chiave di memoria. E ci ricorda le urgenze di oggi: l’elemento che daterà la nostra epoca rischia di essere la plastica, come fu la ceramica per il mondo antico.

Tiziano Vecellio, Amor Sacro e Amor Profano, 1514-1515, olio su tela, 118×278 cm, Galleria Borghese, Roma. Photo M. Coen © Galleria Borghese

5- Tiziano: Dialoghi di Natura e di Amore

Galleria Borghese, Roma

Fino al 18 settembre

In occasione del prestito da parte del Kunsthistorisches Museum di Vienna dell’opera Ninfa e pastore, realizzata dal maestro veneto intorno al 1565, si è voluto organizzare un percorso di visita che mettesse in connessione le opere della Galleria Borghese secondo le costanti della natura, dell’amore e del tempo. La mostra trova spazio nella sala XX del museo, dove sono già presenti dipinti di scuola veneta e di Tiziano. Amor sacro e Amor profanoVenere che benda AmoreLe tre età – qui proposto nella replica di Sassoferrato – dialogano con Ninfa e pastore, per suggerire nuove e ulteriori prospettive per ammirare e studiare il genio del pittore.