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Le soft skills sono le competenze personali e interpersonali che aiutano un individuo a funzionare efficacemente in un ambiente di lavoro e includono abilità come la comunicazione, la leadership, la collaborazione e la gestione del tempo.

La realtà virtuale (VR) è una tecnologia che consente agli utenti di immergersi in un ambiente simulato attraverso l’uso di visori VR e dispositivi di movimento. La VR può essere utilizzata per una varietà di scopi, tra cui l’intrattenimento, la formazione, la progettazione e l’addestramento.

Recentemente, c’è stato un crescente interesse per l’uso della VR nell’ambito delle soft skills. Ad esempio, la VR può essere utilizzata per creare ambienti simulati in cui gli individui possono esercitare e migliorare le loro abilità di comunicazione e di leadership. Inoltre, la VR può essere utilizzata per creare esperienze di formazione immersive che aiutano gli individui a sviluppare competenze in materie come la gestione del conflitto, la risoluzione dei problemi e la negoziazione.

Come può essere usata la VR per la formazione di soft skills?

  • nell’ambito delle risorse umane, per la selezione del personale o per l’addestramento di nuovi dipendenti
  • in ambito di formazione per manager e dirigenti, per migliorare le loro capacità di gestione del team e di problem solving
  • In ambito educativo, per migliorare le capacità di comunicazione e interazione degli studenti

La VR offre anche un ambiente sicuro ed efficace per l’addestramento di lavoratori in determinate professioni che richiedono lavoro in squadra, risoluzione di problemi e decisione rapida, perchè permette di simulare situazioni che sarebbero altrimenti difficili o pericolose da riprodurre nella vita reale.

In generale, l’uso della VR per lo sviluppo delle soft skills è ancora in una fase di sviluppo e ci sono ancora molte opportunità per esplorare come questa tecnologia può essere utilizzata per migliorare le abilità personali e interpersonali degli individui. Tuttavia, i primi risultati sembrano promettenti e ci sono già molte aziende e organizzazioni che stanno utilizzando la VR per migliorare le competenze dei loro dipendenti.

Inoltre, lo smart-working conosciuto nel “new normal”, nel “next normal” sarà più immersivo, da una parte aiutandoci a combattere la difficoltà cronica a restare concentrati causata delle continue interruzioni dello smartphone, dall’altra acuendo la “Zoom Fatigue”, il fenomeno dell’affaticamento psicologico da eccesso di videochiamate scoperto durante la pandemia, con all’orizzonte una nuova potenziale “Virtual Reality Fatigue” o “Metaverse Fatigue”.

Per questo motivo, il metaverso richiederà forme di “igiene digitale” più risolute e consapevoli rispetto a questa prima ondata della trasformazione digitale che ha psicologicamente aggredito una collettività priva di mezzi per contrastarla.