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Le competenze trasversali continuano a farsi strada nel mondo del lavoro e ad occupare sempre di più una posizione di interesse per recruirìter e aziende alla ricerca di organico. Evidenziare nel proprio curriculum le soft skills che più ci rappresentano è ormai diventato indispensabile per spiccare agli occhi di un datore di lavoro.

In alcuni precedenti articoli abbiamo approfondito l’intraprendenza, la cura dei dettagli, il saper ascoltare e molte altre competenze “soft” da coltivare per poter avere un curriculum davvero invidiabile! Oggi parliamo di resistenza allo stress.

Una soft skills richiesta da moltissime aziende

La definizione di resistenza allo stress dice che essa è “…la capacità di comportarsi in maniera appropriata, rispondendo con calma, elasticità, efficienza ed efficacia, alle circostanze e situazioni lavorative che generano tensione e inquietudine.”

Lo stress è una reazione multiforme del corpo in risposta a qualsiasi evento emotivamente significativo, sia esso “negativo” o “positivo”. Tuttavia, per molte persone, sia le notizie negative che quelle positive possono diventare una fonte di instabilità. La rabbia e la gioia sfrenata possono essere ugualmente responsabili della nostra incapacità di concentrarci correttamente e mantenere prestazioni ottimali.

Lo stress influenza il modo in cui pensiamo, sentiamo, e ci comportiamo innescando un circolo vizioso che si autoalimenta ed al quale è difficile sfuggire. E’ facile mettere altre priorità prima della cura di sé, specialmente nel mondo frenetico di oggi. Ma ignorare il peso che lo stress assume nella nostra vita potrebbe avere effetti dannosi. Sebbene non sia possibile eliminare ogni forma di stress dalla propria vita, è possibile adottare misure per ridurne gli effetti nocivi.

Adoperarsi attivamente per sviluppare una maggiore forza mentale aumenta la resistenza allo stress e l’effetto che quest’ultimo ha su di noi sia fisicamente che mentalmente. Sviluppare una maggiore forza implica porre fine a circoli viziosi negativi e la loro sostituzione con pensieri, comportamenti e sentimenti sani.

Come allenare la resistenza allo stress

Allenare la propria resistenza alle pressioni e quindi allo stress è possibile e può portare risultati positivi in moltissimi ambiti della propria vita. Chi si mette alla prova nella gestione di questi sentimenti poco piacevoli arriva poi a dei risultati notevoli riuscendo a relazionarsi con calma ed efficacia anche nei momenti critici del lavoro (quando si verificano troppi carichi, troppe decisioni da prendere, ecc…) e della vita personale.

Nella vita di tutti i giorni

  • Autocontrollo e un atteggiamento positivo. Non appena capisci che stai “bollendo”, prova a prendere immediatamente il controllo del tuo stato: disconnettiti dallo stimolo, immaginati in riva al mare, senti come il tuo respiro e il tuo polso tornano alla normalità. Non immaginare un esito negativo dell’evento, al contrario, immagina chiaramente un quadro di un esito favorevole. Inoltre, cerca di reagire a tutto con un pizzico di ironia o con un leggero sorriso.
  • Approccio razionale. Quando vediamo un problema enorme, ci perdiamo d’animo e lo mettiamo nel dimenticatoio, sentendoci irritati e poi profondamente stressati. Questo è l’errore principale. Scomponi il problema in piccoli pezzi e prova a risolverli separatamente.
  • Una corretta alimentazione e attività. L’alimentazione così come camminare, fare jogging e fare sport aiutano a liberare il corpo dallo stress accumulato durante il giorno.

Sul posto di lavoro

Allenare la resistenza allo stress è possibile anche sul luogo di lavoro. Parliamo del modello 3C per rafforzare la resistenza allo stress (Hardiness). Si tratta della misura in cui le persone pensano di essere in grado di affrontare situazioni stressanti e di ridurre l’impatto anche di quote importanti di stress, grazie alla loro capacità di impegnarsi in prima persona in compiti specifici, circoscritti e gestibili, che affrontano gli eventi o le situazione stressanti, e quindi si sentono in grado di controllarli e di avere le capacità necessarie a sfidare il problema.

Il Modello 3C

  • Commitment (Impegno) : →  L’impegno riguarda la nostra capacità di coinvolgerci attivamente, in prima persona, in compiti realisticamente affrontabili con le nostre competenze e nel nostro ruolo, che hanno effetti, anche piccoli ma positivi, nel gestire o risolvere il problema. Una possibile concatenazione di pensieri che, se attivati, portano all’impegno è “Io conto, sono importante per la mia famiglia; la mia famiglia è importante per me; la mia vita è importante per la mia famiglia; e il mio lavoro per gli altri o quello che posso fare per loro è importante, quindi… Io conto ….”  La consapevolezza del nostro valore e del nostro significato per gli altri ci spinge all’impegno e ci aiuta ad affrontare la situazione problematica.
  • Control (Controllo) :→ L’impegno e la consapevolezza di poter fare qualcosa rafforzano la sensazione di controllo. Anche se a tutti capita di sentire, o temere, o credere di non avere controllo sul problema che si deve affrontare, lo scoraggiamento e la rinuncia non ci aiutano. Invece ci farà star meglio sentire che abbiamo un qualche controllo, almeno su alcuni aspetti del problema.  La vulnerabilità è parte della condizione umana, e dobbiamo accettarla.  Ma non siamo mai del tutto impotenti. Una volta compreso il problema nei giusti termini, avremo sempre delle risorse e delle capacità per affrontare anche le difficoltà più grandi.
  • Challenge (Sfida) : → L’impegno e il senso di controllo, la convinzione di poter fare qualcosa, preludono alla terza componente della robustezza psicologica: la capacità di sentire che il problema o la difficoltà sono una sfida alle nostre capacità, una sfida che possiamo accettare e vincere, sicuri che supereremo la crisi e che, anche se ci saranno perdite e costi da pagare, saremo arricchiti dall’esperienza, sia dagli aspetti negativi che ci colpiscono, sia da quelli positivi che sapremo riconoscere. Consapevoli che ogni problema e ogni crisi è anche un’occasione, una possibilità di crescita e di miglioramento. 

C’è sempre da guadagnare dall’affrontare e superare le crisi, anche quelle che avremmo preferito ci fossero risparmiate. Cresceremo, aumenteremo l’esperienza e la saggezza, diventeremo più forti e questo ci aiuterà sia ad affrontare costruttivamente altre situazioni problematiche, sia ad aiutare altri a farlo.