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Continuano gli incontri con i professionisti di settore. Questa volta abbiamo incontrato Vincenzo Circosta – esperto d’arte, blogger su ARTcure e curatore indipendente – che ha risposto a qualche nostra curiosità.

Nato nel 1967 in un paese in provincia di Reggio Calabria dopo il liceo classico e dopo due anni di Medicina all’Università degli Studi di Pavia, si trasferisce a Firenze per studiare Storia dell’Arte. Dal 1997 al 2014 è stato legato professionalmente all’Archivio Alinari, uno degli archivi fotografici più grandi del mondo. Da sempre appassionato ed attento studioso della storia dell’arte sia antica che contemporanea ma anche dell’evoluzione del costume e della moda ne ha fatto, assieme alla fotografia, parte integrante della sua vita. Curatore indipendente di mostre ed eventi ha collaborato negli anni con case editrici, riviste e blog on-line di settore, scrivendo di arte, design, moda e fotografia. Ha lavorato con gallerie d’arte e fotografia curando diverse mostre monografiche di fotografi ed artisti. Tra le pubblicazioni, oltre agli interventi su riviste di settore e diversi libri monografici è da ricordare, tra le più importanti, la stesura di schede e biografie per una mostra itinerante organizzata dalla Galleria degli Uffizi, in Cina, sui generi della pittura. Esposizione vista da più di un milione di visitatori. Dal 2015 Blogger e Curatore indipendente oltre che Art Advisor e Photography Consultant per Collezionisti privati.

  1. Quali sono 5 le mostre da non perdere quest’inverno in Italia? 

Per fortuna, a partire dal prossimo autunno, l’Italia sarà protagonista di una vasta scelta di mostre che spazieranno dall’arte antica, alla fotografia, all’arte contemporanea. Cercherò di indicarti le cinque che, a mio avviso, bisognerebbe visitare. Inizierei con la mostra promossa dal Comune di Milano-Culturaprodotta e organizzatada PalazzoRealeeSkira Editorein collaborazione con il Center for Creative Photography e la Richard Avedon Foundation, dedicata ad uno dei più grandi fotografi di tutti i tempi: Richard Avedon.L’esposizione dal titolo:”RICHARD AVEDON, Relationships”(22 settembre 2022-29 gennaio 2023) accoglierà i visitatori con più di 100 fotografie che riassumeranno gli oltre sessanta anni di carriera del celebre artista. Grande fotografo di moda, Avedon, ha lavorato con i più famosi designer internazionali, non a caso una sezione della mostra sarà dedicata alla sua collaborazione con Gianni Versace. Tuttavia penso che Avedon dia il meglio di se nei ritratti. Fotografie intense, per certi versi psicologiche, in cui i protagonisti occupano quasi totalmente lo spazio stagliandosi su un fondo completamente bianco. Un fotografo, un artista, che nessun fotografo dovrebbe prescindere se si approccia alla ritrattistica. Rimanendo sempre sulla fotografia, ma sicuramente di sapore diverso, consiglio la mostra che sarà inaugurata nelle Gallerie d’Italia di Torino alla, da poco, scomparsa Lisetta Carmi. L’esposizione dal titolo aulico che riecheggia il ricordo dell’infanzia della fotografa avrà il titolo: “Lisetta Carmi. Suonare Forte” (22 settembre 2022-22 gennaio 2023). La mostra sarà un racconto fotografico, con più di 150 immagini, che ci traghetterà nelle fotografie scattate, da Lisetta, tra gli anni sessanta e settanta. Un viaggio poetico ed intimo attraverso le indimenticabili fotografie ai travestiti, quelle scattate ad Ezra Pound e poi gli scatti, crudi e privi di retorica, del parto di una giovane poco più che ventenne ed ancora quelle dedicate al mondo del lavoro, piene di denuncia e cruda realtà. La terza mostra che mi sento di consigliare, ancora work in-progress, aprirà a dicembre a Napoli ed è quella dedicata ad una delle figure più affascinanti dell’arte italiana del seicento: Artemisia Gentileschi. La figura di Artemisia è stata molto rivalutata negli ultimi anni, a partire dalla prima monografica del 1991, curata da Gianni Papi, a casa Buonarroti a Firenze, molteplici sono state le esposizioni dedicate a questa talentuosa pittrice del seicento. Artemisia, figlia d’arte, nasce a Roma e dopo aver subito una violenza carnale, il relativo processo e un matrimonio riparatore, si trasferisce a Firenze. Si muove poi di nuovo verso Roma, Genova e Venezia e nel 1630 si trasferisce a Napoli. E proprio sul soggiorno napoletano dell’artista (1630-1640) che sarà incentrata la mostra che inaugurerà a dicembre 2022 nelle sale delle nuove Gallerie d’Italia di Via Toledo a Napoli. “Artemisia Gentileschi a Napoli”, questo il titolo della mostra, sarà un’esposizione, in collaborazione anche con la National Gallery di Londra, che porterà il visitatore ad indagare e scoprire le opere napoletane della pittrice che nella città Parternopea aveva aperto anche una frequentata bottega, intessendo rapporti con i più importanti colleghi locali… Facendo un balzo temporale ed arrivando ai nostri giorni, sicuramente da visitare sarà la mostra che la Fondazione Palazzo Strozzi dedicherà, a partire dal 22 settembre 2022 e durerà fino a gennaio 2023, ad uno dei più visionari artisti del nostro tempo: Olafur Eliasson. La mostra, la più grande realizzata in Italia, avrà il titolo: “Olafur Eliasson: Nel suo Tempo” e, con la curatela di Arturo Galansino, si diffonderà in tutti gli spazi dell’edificio dal piano nobile del Palazzo fino ad invadere anche le sale della Strozzina. Saranno esposte nuovissime istallazioni assieme ad opere storiche dell’artista. Sempre a cura di Arturo Galansino, con Simone Facchinetti, ma a Treviso, è la mostra dedicata ad uno dei più capaci allievi di Tiziano Vecellio: Paris Bordon. Bordon, nato Treviso, si trasferisce in giovane età a Venezia dove frequenta, come testimoniano le fonti, la scuola di Tiziano. Interprete della pittura veneta del cinquecento, Paris, delinea i propri dipinti parafrasando gli insegnamenti non solo di Tiziano ma di tutti gli artisti che operavano nella Venezia del cinquecento. La mostra, in collaborazione anche con la National Gallery di Londra ed il Louvre, avrà il titolo: “Paris Bordon 1500-1571. Pittor Divino” (16 settembre 2022-15 gennaio 2023) e accoglierà i visitatori nelle sale del Museo Santa Caterina, che fa parte del circuito dei Musei Civici di Treviso.

  1. E le tue gallerie preferite? 

Contrariamente ai musei e alle mostre temporanee frequento poco le Gallerie, almeno in Italia. Mi mancano infatti molto i miei frequenti viaggi a Parigi dove tappa obbligata è la Galerie Perrotin Rue de Turenne e la libreria-galleria di Serge Plantureux alla Galerie Vivienne, un tempio per gli appassionati di fotografia antica. Per rimanere in Italia ed in particolare in Toscana, senza dubbio la Galleria CONTINUA di San Gimignano (con sedi a Dubai, Parigi, Avana, Hong Kong, Roma, San Paulo, Les Moulins), punto di riferimento internazionale per l’Arte Contemporanea. A Firenze citerei la Galleria Poggiali di via della Scala e la EduardoSecciContemporary, al piano terreno del rinascimentale Palazzo Ricasoli in Piazza Goldoni. Sempre a Firenze merita sicuramente menzione la Galleria il Ponte in Via di Mezzo che, nata nel 1965 a San Giovanni Valdarno, dal 1977 si trova nell’attuale sede fiorentina. La Galleria rappresenta un folto nucleo di artisti contemporanei, da Giuseppe Chiari a Giulia Napoleone, da Aldo Mondino a Jan Fabre, solo per citarne alcuni. Dal 16 settembre fino al 30 dicembre 2022 sarà ospitata la mostra: Michel Parmentier, opere e documenti, prima mostra monografica, in Italia, dedicata all’artista francese.   

  1. Spostandoci verso la fotografia, cosa ci segnali d’interessante? 

Ho già parlato un po’ di fotografia citando le mostre che, a mio avviso, andrebbero visitate, come quella già citata di Lisetta Carmi ospitata nelle neonate Gallerie d’Italia a Torino. Inaugurate a maggio 2022, sono un impressionante contenitore di 10.000 mq dedicato alla Fotografia. L’edificio che è incastonato in Piazza San Carlo, nelle sale del seicentesco Palazzo Turinetti di Pertengo, è stato completamente ristrutturato, per volere di Intesa San Paolo, dall’architetto Michele de Lucchi (AMDLcircle), diventando così un punto di riferimento imprescindibile per gli amanti della Fotografia d’Autore. Non troppo lontano, sempre a Torino, in via delle Rosine, c’è CAMERA, Centro Italiano di Fotografia che, dal 2015 sotto la guida di Walter Guadagnini, vanta una mole cospicua di mostre dedicate ai maestri della fotografia ed importanti collezioni (dall’11 ottobre sarà ospitata una monografica dedicata a Robert Doisneau)… Cambiando un po’ rotta, abbandonando quindi il mondo dei Musei, è da ricordare la milanese agenzia Sudest57 ed il suo alterego, la fondatrice Biba Giachetti, alla quale dobbiamo la maggior parte delle più interessanti mostre di fotografia in giro per l’Italia negli ultimi anni (dal 20 di ottobre nelle sale di Villa Bardini a Firenze sarà ospitata una restrospettiva su Elliott Erwitt). Senza contare che proprio a Biba si deve una piazza, a Milano, dedicata alla grande Tina Modotti. Da non dimenticare poi è Paris Photo aParigi(10-13 novembre 2022), una delle più importanti fiere di Fotografia d’Autore del mondo. Tuttavia anche l’Italia negli ultimi anni ha fatto un gran balzo in avanti nel mondo della fotografia e a Milano, sotto l’egida di Fabio Castelli, è nata la MIA Fair (23-26 marzo 2023). Una fiera di tutto rispetto che raccoglie, ormai dal 2011, galleristi, collezionisti ed appassionati da tutto il mondo. D’altronde Fabio, insieme a Nicoletta Rusconi, già dal 2003 al 2008 era stato direttore artistico della galleria, “FotografiaItaliana”.

  1. Una residenza d’epoca da non perdere? 

Tante sono le residenze storiche che ho visitato, alcune private, spesso non aperte al pubblico. Tuttavia quella che ho nel cuore è una Dimora Storica museailzzata, nel cuore di Roma. Mi riferisco alla Galleria di Palazzo Colonna a Roma (aperta al pubblico il sabato mattina ed il venerdì mattina (solo su prenotazione) per le visite guidate. Ancora di proprietà dei Principi Colonna e diretta, ormai da più di vent’anni, da Patrizia Piergiovanni l’antica dimora è scrigno di grande bellezza e grandi capolavori. Ho avuto la fortuna di essere ospite di Patrizia a museo chiuso e approfittare di una visita intima e privata che difficilmente potrò scordare. Un itinerario che assomiglia molto ad una giostra di colori ed artisti che vanno dal primo rinascimento al settecento. Passando dagli affreschi del Pinturicchio all’iconico “Mangiatore di Fagioli” di Annibale Carracci, per soffermarsi davanti a Bronzino, Cosmè Tura, Sofonisba Anguissola, Tiziano e centinaia di altri capolavori. Ma è quando si arriva nella grande galleria che si ha davvero l’idea della magnificenza della più squisita e sontuosa Roma Barocca. Da lì, storditi, si prosegue l’itinerario e dopo aver visitato il Museo, l’Appartamento di Donna Isabella e il Padiglione Pio si va verso i Giardini che salgono fino al Quirinale, dai quali si scorge una strepitosa vista sulla Città Eterna 

  1. Il libro che ogni appassionato d’arte dovrebbe avere sul comodino.

Credo che sia più di uno… Tuttavia uno fra tutti: “Le Vite de’ più eccellenti pittori, scultori et architettori” scritto da Giorgio Vasari ed. del 1568.