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 Ci sono alcune cose da sapere prima, durante e dopo, per affrontare e superare il colloquio di lavoro e fare buona impressione con il selezionatore. Sapere come affrontare e superare il colloquio è un tema prezioso per ogni candidato. Abbiamo già parlato di cosa non dovrebbe mancare in un CV performante e di come creare una video intervista per la preselezione. Adesso, superati i primi due ostacoli, eccoci al più temuto: il colloquio di selezione vero e proprio.

Fare un buon colloquio di lavoro non è sempre una passeggiata. In quei pochi minuti bisogna fare buona impressione, mostrarsi professionali, competenti, ma anche dotati di personalità, carattere e di quel tocco in più che può fare la differenza. Non c’è nulla di più normale del sentirsi in stato di agitazione per un colloquio di lavoro, fosse anche il millesimo che si prepara. È un bene, in realtà, perché l’ansia positiva, quella che ci spinge a tenere alta la soglia di attenzione e dare il meglio, è una validissima alleata.

Prima del colloquio

1. Iniziamo da una piccola ricerca

Prima di presentarti ad un colloquio di lavoro devi prepararti seriamente. Devi, dunque, dimostrare ai selezionatori, di essere ben informato sull’azienda e sul ruolo specifico per cui ti sei candidato: è la tua occasione per convincere chi ti sta davanti che sei la persona giusta al posto giusto.

  • Fai ricerche sull’azienda presso la quale effettuerete il colloquio
  • Cerca di capire di cosa si occupa
  • Analizza la struttura organizzativa
  • Scopri gli obiettivi aziendali
  • Cerca eventuali storie di recenti successi.

Puoi apprendere molte informazioni riguardo alla cultura aziendale consultando il relativo sito web.

2. Reputazione Digitale

Un altro consiglio per fare un buon colloquio di lavoro è curare la reputazione digitale (attenzione alle immagini e ai commenti sui profili social) e cercare di mettere in vetrina le tue passioni e competenze. Hai degli hobby? Parlane! Un blog? Un’attività di volontariato? Esperienze interessanti? Segnalale! Servono a comunicare versatilità, elasticità mentale, capacità manuali e di relazione.

3. Preparazione

Prima del colloquio, passate in rassegna il vostro CV ma non imparatelo a memoria né parlate in modo meccanico delle vostre esperienze passate come se foste un robot! Ricontrollate che il vostro CV sia in linea con la descrizione del lavoro ed esaminate le capacità (soft skills e capacità tecniche) richieste per questo ruolo.

Pensa alla tua esperienza passata e parla degli aspetti che potrebbero essere in sintonia con l’intervistatore. Assicurati di aver supportato fatti e cifre nell’ambito della registrazione dei tuoi successi. Prepara esempi concreti a supporto di quanto stai dicendo.

4. Occhio all’abbigliamento

L’abbigliamento in linea generale deve essere pulito, ordinato e sobrio poiché il primo impatto è importante e può influenzare l’andamento stesso del colloquio. Senza dubbio poi, anche l’abbigliamento va adeguato al contesto lavorativo: ben diverso sarà infatti il modo di presentarsi a seconda che si tratti di un contesto formale, come ad esempio nel caso di banche e assicurazioni, piuttosto che nell’ambito della comunicazione pubblicitaria in cui è spesso concesso più estro.

Durante il colloquio di lavoro

1. Entrare in sintonia con il selezionatore

Entrare nella stessa lunghezza d’onda del selezionatore è un ottimo modo per affrontare il colloquio e performare al meglio. Ecco alcuni brevi consigli da tenere a mente durante il colloquio per affrontarlo al meglio.

  • Crea un contatto visivo con l’intervistatore
  • Stai seduti con la schiena dritta
  • Evita i movimenti continui come ciondolare la gamba o strofinarvi le mani
  • Non giocherellare con la penna o la carta sul tavolo

Questi sono classici segni di nervosismo e di stress! Ricordati di sorridere, in particolare dopo commenti positivi.

2. Vivere il colloquio come un momento di confronto

Una volta acquisita un’idea di ciò che fa l’azienda, puoi iniziare a pensare a quali domande porre al selezionatore su alcuni aspetti dell’azienda che ti interessano o a eventuali elementi dell’azienda che non ti sono chiari. Ciò dimostra che sei già un candidato coinvolto nel processo di selezione e darà al selezionatore un ottimo segnale di professionalità e di interessa alla posizione per cui concorri.

Cerca di non limitarti solo a rispondere alle domande. Devi farne anche tu! Sii attivo e mostrate interesse. Quando ti chiedono se hai qualche domanda da fare, rispondere “No” può essere interpretato come segno di disinteresse. Anche se sono già stati chiariti tutti i punti che avresti potuto chiedere, puoi sempre fare domande riguardo ai piani dell’azienda per il prossimo futuro, alla cultura aziendale ai percorsi di carriera o ai passaggi successivi nel processo del colloquio di lavoro.

Hai dubbi o qualcosa non ti è chiaro? Non esitare, fai domande! Porre domande o chiedere spiegazioni non solo ti aiuta a capire meglio il ruolo per il quale ti stai candidando, ma è anche sinonimo di curiosità e intelligenza, qualità sempre apprezzate da moltissimi recruiter.

3. La comunicazione non verbale

Alla stregua della comunicazione verbale, quella non verbale è ugualmente importante in fase di colloquio. Ecco perché dovrai saper gestire i tuoi movimenti evitando alcune posizioni del corpo che potrebbero influenzare la scelta, in negativo, dei selezionatori.

Ecco alcuni consigli sulla comunicazione non verbale da ricordare e mettere in atto ad un colloquio:

  • La stretta di mano: questa deve essere posta con fermezza al recruiter, accennando anche un lieve sorriso.
  • Non sederti prima del selezionatore. Se sei già seduto e lo stai aspettando, alzati al suo arrivo.
  • Non giocherellare con le mani ed evita di muovere nervosamente i piedi.
  • Non incrociare le braccia. Questa posizione denota chiusura da parte tua verso chi ti sta parlando. Siediti, invece, in modo composto e “aperto”.
  • Mantieni il contatto visivo con il recruiter, anche in momenti di eventuale difficoltà. In questo modo comunicherai sicurezza.
  • Sii naturale: assumere degli atteggiamenti che non ti appartengono o troppo forzati ti faranno risultare impacciato e questo potrebbe essere davvero controproducente.

Dopo il colloquio

Un modo semplice ma efficace per fare un passo avanti rispetto agli altri concorrenti e distinguervi dalla maggioranza? La mail di follow up a seguito del colloquio.

Invia un breve messaggio di ringraziamento tramite mail all’ intervistatore, dicendo che hai apprezzato il tempo dedicato e l’opportunità fornita. Puoi aggiungere che resti in attesa di un riscontro e chiedere quando avrà luogo la fase successiva del processo.